È giunto il momento di mettere assieme gli aspetti delle trasmissioni modulate con quelli della trasmissione dati, e discutere delle tecniche necessarie a trasmettere in forma modulata un segnale di natura simbolica. Il contesto applicativo può variare su un ampio ventaglio di casi, come le forme di broadcast digitale (terrestre o satellitare), le reti di accesso WiFi o di telefonia cellulare, i modem e l’ADSL, le comunicazioni satellitari dallo spazio profondo, i ponti radio numerici per flussi dati ottenuti come multiplazione temporale di più sorgenti, di tipo multimediale e/o provenienti da reti a pacchetto… in pratica, la gran parte delle comunicazioni dati che non viaggiano su fibra ottica.
In tutti questi casi ci si trova in presenza di un canale trasmissivo di tipo passa-banda, quindi inadatto a trasportare un segnale dati realizzato mediante codifica di linea di banda base, e dunque è necessario produrre un segnale modulato per trasporre la banda del segnale in accordo ai vincoli imposti dal canale. Ora non vengono però semplicemente applicate le tecniche esposte al cap. precedente, ma queste sono rese specifiche alla caratteristica del segnale dati di essere costituito da sequenze di simboli appartenenti ad un alfabeto finito, da mappare (agli istanti di simbolo) su un insieme finito di punti nello spazio, che per segnali modulati è lo spazio dell’inviluppo complesso.
Il capitolo si sviluppa affrontando per prime le tecniche a portante singola basate su modulazione di ampiezza, di fase ed in quadratura, di cui si individuano l’occupazione spettrale e le prestazioni conseguibili. Dopo aver discusso delle particolarità e delle possibilità offerte dalla codifica differenziale, vengono trattate la modulazione di frequenza, a simboli ortogonali, e sviluppata la teoria della demodulazione incoerente.
Si passa quindi alla analisi della tecnica OFDM, la relativa architettura di mo-demodulazione, la valutazione delle prestazioni, più una serie di aspetti particolari come temporizzazione, equalizzazione, codifica differenziale, criterio di ottimizzazione del bit loading, trasmissione codificata ed adozione di portanti pilota.
A questo fa quindi seguito la trattazione dei sistemi a spettro espanso, con le sue sequenze pseudo-casuali, le problematiche di sincronizzazione, l’analisi della tecnica DSSS in presenza di rumore e di tono interferente, il suo utilizzo ai fini dell’accesso multiplo, accennando inoltre alle tecniche di frequency e time hopping o UWB.
Il capitolo si chiude con una panoramica su ulteriori possibilità operative, dall’offset keying a MSK e CPK, risposta parziale e trellis coding.
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