Come già osservato a pag.
1↑, la funzione modificata di Bessel può essere approssimata come
I0(ρA⁄σ2) ~ exp⎛⎝(ρA)/(σ2)⎞⎠⁄√(2π(ρA)/(σ2)) per
(ρA)/(σ2)≫1, e quindi in tal caso la funzione
integranda che compare al secondo termine di (
16.7↑) diviene
in cui l’ultimo passaggio tiene conto che nelle ipotesi poste risulta anche
(A)/(σ)≫1, permettendo di scrivere
ρ≃A + ε con
ε≪A, e dunque
√((ρ)/(2πσ2A))≃√((A + ε)/(2πσ2A)) < √((A)/(2πσ2A)) = (1)/(√(2π)σ).
Dato che la
(16.13↑) è a tutti gli effetti la d.d.p. di una gaussiana con media
A e varianza
σ2, l’integrale a secondo membro di
(16.7↑) risulta inferiore a
Considerando di nuovo il verificarsi di
A⁄σ≫1, anche per l’argomento dell’
erfc risulta
z = (A⁄2)/(√(2)σ)≫1, ed in tal caso vale l’approssimazione
erfc(z)≃(1)/(z√(π))e − z2. Sostituendo questa in
(16.14↑) e quindi nella
(16.7↑), il secondo membro di
(16.7↑) si approssima come
(1)/(2)⋅(1)/(2)⋅(1)/(√(π))⋅(√(2)σ)/(A⁄2)⋅exp⎛⎝ − (A2)/(4⋅2⋅σ2)⎞⎠ = (σ)/(√(2π)A)exp⎛⎝ − (A2)/(8σ2)⎞⎠
che, essendo per ipotesi
(A)/(σ)≫1, risulta trascurabile rispetto al primo termine
(1)/(2)exp⎛⎝ − (A2)/(8σ2)⎞⎠ della
(16.7↑).