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9 Segnali modulati

Questi segnali sono noti anche come a banda stretta, passa banda, o in banda traslata, dato che
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presentano uno spettro che occupa una limitata regione di frequenze, ristretta attorno ad un valore f0 detto frequenza portante.Sono il risultato del processo di modulazione (§ 3.6.2↑), che effettua la trasformazione di un segnale m(t) modulante (o di banda base, come quelli studiati finora) in un secondo segnale x(t) modulato, allo scopo di renderne il contenuto spettrale idoneo alla trasmissione mediante il canale a disposizione.
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Il segnale ricevuto r(t) (a cui è sovrapposto un processo di rumore n(t)) deve quindi essere demodulato (operazione che, se applicata ad x(t), restituirebbe m(t)) per ottenere d(t), che rappresenta il segnale trasmesso, più eventuali distorsioni ε(t). Per evidenziare la situazione, scriviamo il segnale demodulato come d(t)  = m(t)  + ε(t), in cui ε(t) = Dem{n(t)} + Dem{y(t) − x(t)}: evidentemente, le distorsioni hanno origine sia dal risultato della demodulazione del rumore in ingresso, sia dagli effetti prodotti dalla demodulazione sulle alterazioni introdotte dal canale sul segnale in transito.
Il processo di modulazione è spesso associato ad una trasmissione radio, ma può rendersi necessario e/o utile anche per trasmissioni su rame. In generale, individuiamo almeno tre situazioni in cui è necessario l’impiego di segnali modulati:
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