Prefazione
L'idea di autoprodurre questo testo trae origine da un desiderio di rivalsa rispetto alle fotocopie di appunti scritti a mano su cui da studente preparavo gli esami; con il passare degli anni dalla sua prima edizione del 2001, mi rendo sempre più conto di aver intrapreso un percorso interminabile. Un po’ alla volta ho continuato infatti a migliorare la qualità del testo e ad integrare nuovi argomenti, incoraggiato dal gran numero di lettori raggiunti grazie alla sua accessibilità on-line, ed a distanza di più di venti anni dall’inizio dell’avventura annuncio il rilascio dell’edizione 2.0.
Gli aspetti affrontati abbracciano un ampio spettro di tematiche relative alle telecomunicazioni, il collante nascosto che definisce gli algoritmi implementati da programmi, a loro volta eseguiti mediante circuiti elettronici: tutti protagonisti assoluti della nostra vita immersa nella società dell’informazione. Lo sviluppo della trattazione, che nelle prime edizioni era orientato ad un approccio bottom-up collegando strettamente gli aspetti teorici con le rispettive applicazioni pratiche, si è via via strutturato ed riorganizzato, raggruppando tra loro argomenti affini secondo la sequenza logica sperimentata attraverso i cicli didattici che ne hanno accompagnato la stesura.
La forma espositiva è tuttora articolata su due livelli, con numerose note ed appendici dove vengono svolti i passaggi e sviluppate le osservazioni, mentre il testo principale tenta di mantenere il filo logico del ragionamento complessivo. Si fa uso sistematico di rimandi e collegamenti che letteralmente attraversano l’intero testo, consentendo di ricucire assieme argomenti correlati ed interdipendenti, in modo particolarmente interattivo nel caso del formato pdf navigabile. Ci si avvale inoltre di numerosissime illustrazioni, per mostrare sia gli schemi (circuitali e simbolici) dei dispositivi discussi, sia l’andamento delle curve di prestazione o di altre grandezze in funzione del tempo, della frequenza, o dei parametri di sistema. Sono infine presenti svariati rimandi a contenuti on-line per gli argomenti accennati solo in parte, principalmente verso Wikipedia, da cui il lettore interessato può iniziare un percorso di approfondimento.
Giustamente ci si può chiedere: ma con tutti gli ottimi testi che già esistono su questi argomenti, che bisogno c’era di un ulteriore lavoro? A parte che quando iniziai a scrivere alcuni testi in italiano ora disponibili non erano ancora usciti, ritengo che il mio lavoro abbia prodotto un risultato con diversi aspetti di originalità. Il più appariscente è probabilmente la disponibilità gratuita in formato elettronico, che ha di fatto reso il testo un riferimento comune a tutta la comunità italofona, e che ne permette la facile consultazione e navigabilità. Il secondo aspetto distintivo è la varietà di argomenti presenti, trattati in modo omogeneo e interdipendente, come difficilmente si riesce a fare in ambito universitario, a causa del livello di frammentazione didattica che lo affligge. Una terza considerazione riguarda l’elevata qualità tipografica per un testo autoprodotto, ottenuta con l’utilizzo esclusivo di strumenti opensource. Il quarto punto di forza è la scelta di non affidarsi ad un editore tradizionale, ma affiancare al formato elettronico ad accesso pubblico quello cartaceo in modalità stampa on-demand. Infine, l’aspetto forse più nascosto ma a mio avviso realmente qualificante è l’attività di revisione dinamica a cui è continuamente sottoposto durante i periodi didattici, che lo rende materia in continua evoluzione e ad ogni revisione sempre più completo.
Cultura libera
Nell’era di Internet un libro a carattere tecnico-scientifico non è un oggetto statico, bensì qualcosa che evolve per mantenere il passo con l’evoluzione di ciò che descrive. Questo testo è inoltre espressione di un progetto di cultura libera, cultura che deve poter fluire liberamente dall’accademia al bagaglio di conoscenze di chiunque ne sia interessato, priva di vincoli di costo, intermediari, distribuzione, rating, e con la sola forza della libera circolazione delle idee; la sua disponibilità pubblica è regolata dalle norme di licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo
E’ possibile contribuire allo sviluppo del progetto promuovendo la sua diffusione, acquistando una copia a stampa, o incoraggiandone lo sviluppo ulteriore attraverso una donazione, a cui corrisponde l’accesso vitalizio al formato PDF navigabile di tutte le edizioni presenti e future. Le donazioni ricevute sono poi in gran parte devolute ai progetti open source che hanno reso possibile il lavoro editoriale.
Edizione PDF Navigabile
È quella riservata a chi sostiene il progetto mediante una donazione, ed a cui è garantito l’accesso vitalizio anche a tutte le (eventuali) edizioni future. Se leggi questa sezione significa che hai tra le mani una edizione navigabile, perché sei un sostenitore, oppure perché la copia a lui destinata è stata fatta circolare. Sebbene anche in questo caso valgano i principi della cultura libera per come previsto dalla licenza Creative Commons, e dunque un sostenitore è nel pieno diritto di cedere una copia del suo pdf ad amici e colleghi, pregherei di mantenere la diffusione di questa edizione limitata, e sopratutto di non depositarla presso siti che la rendano pubblicamente disponibile. Altrimenti, che differenza ci sarebbe con la Complimentary Edition, ossia quella liberamente scaricabile in modo gratuito (ma non navigabile)?
L’edizione navigabile si differenzia dalla Complimentary Edition per la presenza di un indice strutturato mediante il quale spostarsi agevolmente tra capitoli, sezioni e via discorrendo, e della possibilità di cliccare sui riferimenti incrociati interni al testo e sui link web di approfondimento. In tal modo il pdf acquisisce la potenza di un e-book (a parte il reflow), e questo vantaggio costituisce il premio per aver inviato una donazione, di cui continuerò sempre a ringraziarvi! :-)
Edizione HTML
Fino a qualche anno fa pensavo che questa opera si sarebbe diffusa nella comunità studentesca (e non) sopratutto grazie ad un meccanismo di passaparola tra i suoi lettori ed i relativi colleghi ed amici. Ma non avevo fatto i conti con la diffidenza nei confronti dei consigli esterni, con la consuetudine ad affidarsi ai testi consigliati dai docenti, e con la scarsa considerazione che la comunità accademica attribuisce al modello autoproduttivo adottato.
Sta di fatto invece che il principale meccanismo di popolarità del testo è il formato HTML che stai leggendo, visto che è quello che genera quasi tutte le visite che giungono al sito, le cui pagine sono proposte dai motori ricerca in risposta alle query relative agli argomenti qui trattati. In virtù dell'importanza che i motori di ricerca attribuiscono alla qualità delle pagine, l'edizione 2.0 rinnova l'impostazione della sua edizione
web, che era ferma a quella della edizione 1.5 del 2017. Dato inoltre che almeno un terzo delle circa 300 visite giornaliere arriva da telefonino, si è fatto un particolare sforzo per realizzare ad una implementazione
mobile-first che garantisca la migliore leggibilità possibile anche su schermi di piccole dimensioni, senza per questo trascurare i mega-monitor. Ma dato che nel campo del
web design sono solamente un autodidatta, qualunque consiglio od osservazione
è bene accetto.
Istruzioni per l’uso
Anche se un libro è esso stesso una spiegazione, e non dovrebbe averne di ulteriori, a volte qualche studente mi chiede: ma quali sono le cose principali da sapere? Purtroppo è una domanda senza risposta, o meglio, a cui potrebbe rispondere lo studente stesso dopo aver studiato, e infatti è quel genere di cose che vengono tramandate mediante passa parola. Io per primo non ho troppa simpatia per gli sviluppi analitici fini a se stessi, e ritengo più importante che siano afferrati i concetti e le modalità di procedere piuttosto che memorizzare i singoli passaggi senza avere al contempo una idea precisa del loro ruolo. D’altra parte i conti sono ciò che ci fa procedere nella conoscenza e che prova la sua esattezza: per questo ce li ho messi praticamente tutti, proprio li dove è giusto che siano, dentro un libro, in modo che all’occorrenza si sappia dove andarli a cercare. Forse in una qualche edizione futura riuscirò a corredare ogni capitolo con una sezione di riassunto finale, leggendo la quale si possa avere una visione sintetica degli argomenti trattati e dei risultati più rilevanti ottenuti. Ma come consiglio generale allo studio, posso solo suggerire di provare a scrivere per proprio conto un riassunto del genere, perché è proprio attraverso la scrittura e la ripetizione che si rinforza la memoria; viceversa, leggendo e sottolineando è più probabile che si concili il sonno. Questa è una materia tanto affascinante quanto noiosa, non posso farci nulla.