Chi è causa del suo mal... e anche del nostro

Posted on Oct. 11, 2009 at 10:30 AM

Quando gli eventi della realtà non assecondano i propri desideri, è del tutto puerile addossare la colpa altrove, se questi sono una pura conseguenza del proprio operato - ciò che viene indicato come Karma.

Il peggior nemico di Silvo Berlusconi è Silvio Berlusconi stesso. Se si fosse fatto processare a suo tempo, invece di entrare in politica, a quest'ora sarebbe completamente fuori da questioni giudiziarie, avrebbe risparmiato un sacco di soldi, vivrebbe felice e sereno come qualsiasi individuo in pace con se stesso, e non ci costringerebbe a prende parte alla messinscena dei suoi psicodrammi. E' del tutto demagogico ammantarsi del piagnisteo della persecuzione da parte di una fantomatica sinistra, che a tutti gli effetti sembra esistere oramai solo nella sua fantasia.

Quando si dice che una parte politica ha perso, ed un'altra ha vinto, si commette turpiloquio: la democrazia non è né una gara sportiva, né un conflitto bellico. Il suo scopo è di permettere l'alternanza alla gestione della cosa pubblica, cioè dello stato, ovvero di noi tutti. La funzione di governo è quella di semplice amministrazione, in base alla delega popolare, applicando le regole - leggi che scaturiscono dal dibattito parlamentare. Ma il parlamento è bloccato, non riesce a produrre nuove leggi, né a semplificarne di vecchie, e nemmeno ad impedire l'approvazione di norme criminali, come lo scudo fiscale che ci condanna a pagare il 600% di tasse in più rispetto a quanto concesso agli evasori anonimi (il 30% di tasse sono il 600% del 5%). Il parlamento è declassato a semplice organo di ratifica, ed i suoi componenti umiliati al rango di dipendenti del governo, e gli elettori deprivati del diritto di preferenza. Chi è la causa di questa aberrazione democratica? Porco giuda, che Silvio c'è'?

Eppure, è stato eletto. Eppure, c'è chi lo vota (anche se a ben vedere, riportando solo 2.700.000 preferenze, è sostenuto direttamente soltanto da una esigua minoranza degli italiani). Chi è causa di questa assurdità? Stavolta siamo noi, che pur non votandolo, ci lasciamo sopraffare senza reagire dalle videoincursioni dei suoi dipendenti che strepitano e blaterano parole d'ordine cariche di indignazione e disprezzo nei confronti di chi non si piega, della cultura, del buon senso, e degli onesti. Come qualsiasi campagna pubblicitaria reiterata e martellante, anche questa fa lentamente presa su anziani, giovani, lavoratori, e su quella parte di società che non si chiede troppe cose. E' nostro preciso compito scendere direttamente in campo, raggiungere queste persone, parlarci, farle ragionare e fargli prendere coscienza del fatto che lo stato siamo noi, il PIL lo generiamo noi, le tasse le paghiamo noi (e con queste, il debito pubblico che cresce), e che non ha senso che a capo del governo ci sia una persona il cui primo pensiero, anziché essere come amministrare al meglio le nostre cose, è quello di come risolvere i suoi problemi e farsi i fatti suoi (o ci siamo già dimenticati di Alitalia?), a costo di introdurre norme che ledono i diritti di tutti, come lo scudo fiscale/condono, l'accorciamento dei termini di prescrizione... portando di fatto il paese sempre più vicino alla bancarotta.

Siamo dunque arrivati al punto: si, ma cosa dovremmo suggerire di fare ai nostri colleghi di lavoro, ai nostri figli e studenti, ai nostri genitori e nonni? Ora che il nostro piduista ci ha derubato del diritto ad esprimere preferenze, trasformando i partiti in aziende, e millantando l'ennesima bestemmia che un voto di lista rappresenti una delega ad personam alla guida del paese? Li invitiamo a votare... cosa? PD? Lega? IdD? UCD? SeL? BG? No, non vi suggerisco nulla, perché non voglio rischiare di cadere nel suo tranello, che cerca di far credere che il suo o con me o contro di me voglia dire sono l'argine contro il comunismo. Anche se... ma... scherziamo? Crede veramente che abbiamo l'anello al naso?

Evidentemente, chi non riesce a spiegare il motivo per cui voterebbe Berlusconi, è succube di un bombardamento mediatico che ne ha minato le capacità critiche e di giudizio. Se non è in grado, documentandosi direttamente alla fonte, di individuare chi meglio rappresenta le proprie esigenze ed aspirazioni, allora è meglio che non voti affatto. Votare è un diritto, non un dovere, mentre quello di non fare cazzate, è il dovere morale nei confronti del nostro prossimo.

A proposito di sondaggi: se squillasse il telefono di casa vostra, e qualcuno vi chiedesse il vostro orientamento politico, e voi temeste per il vostro posto di lavoro, come rispondereste?? E quindi, come possono essere credibili le percentuali di popolarità che sua emittenza il papi ci va raccontando?