La crisi del settimo anno

Posted on Mar. 19, 2013 at 01:26 PM

Anche quest'anno sono pendolare con Latina, dove svolgo due corsi per la laurea in Ingegneria dell'Informazione. Per ridurre le spese di benzina, ho concordato un orario limitato a soli due giorni a settimana, in ognuno dei quali svolgo sei ore di lezione, intervallate da un'ora di pausa durante la quale mangio come posso. Inutile dire che per me, è una prova di resistenza fisica e mentale.

Sono sette anni che va avanti questa storia, ed ancora non ho capito cosa significhi che sebbene il mio dipartimento si dichiari favorevole a sostenere le attività della sede di Latina, nessuno dei suoi afferenti acconsenta ad una rotazione degli incarichi di insegnamento, sostituendomi. Come se i corsi che svolgono a Roma fossero di loro proprietà.

Sinceramente questo uso privato della cosa pubblica, che permea le nostre istituzioni, fa parte delle motivazioni che mi spingono a sostenere il movimento cinque stelle, il cui scopo (ricordo) è tentare di cambiare il paese, a partire dalle sue istituzioni.

Il mio senso di responsabilità mi spinge a tenere duro, una mia defezione da Latina, potrebbe voler dire la chiusura del corso di Laurea al quale contribuisco per 15 crediti. Ma al tempo stesso mi chiedo: che senso ha una università per la quale i designati dell'ANVUR mi scrivono che i miei libri di testo non hanno valore, e che averli presentati nell'ambito del processo di valutazione, può provocare una perdita economica al mio ateneo?

Si, c'è assoluto bisogno di un cambiamento.