GestioneDeiDirittiDigitali
I due spunti di approfondimento preovengono entrambi da due start-up di Leonardo Chiariglione. Si tratta di
- SmartRM - un servizio per poter comunicare "informazione" ad altri con la sicurezza che questa sarà usata nel modo previsto da chi l’ha prodotta. Un piccolo approfondimento mi ha permesso di trovare
- un blog che ne fa una analisi critica
- la pagina di wikipedia che descrive il Trusted Platform Module su cui SmartRM sembra basarsi
- la pagina di TrouSerS - Trusted Computing Software Stack (Descrizione) integrato in SmartRM per realizzare il TPM
- Wim.tv - gli User Generated Content non sembrano riuscire a promuovere la creazione e la valorizzazione di contenuti di valore, non dando grosse possibilità a chi effettivamente è geniale, capace e creativo. wim.tv definisce un nuovo paradigma per far emergere contenuti di qualità, mediante la presenza di figure professionali che offrono forme di valorizzazione economica che si attua su catene del valore complete.
Sono solo spunti, nel senso che non ne so nulla, ma ritengo si possano investigare i principi su cui si basano gli approcci, ed imbastirci su una tesi. Quel che si dice tesi compilativa, ed un modo per stare al passo con le idee che girano al momento.
Inoltre, potremmo approfondire invece
Tor (The Onion Router)
Si tratta di un servizio distribuito di anonimizzazione della navigazione e dell'offerta dei servizi. Dopo aver letto la sua breve descrizione, possiamo visitarne il sito e sorprenderci dei suoi casi d'uso. Si ma la tesi qual'è? A prescindere della libertà dello studente di farsi venire in mente nuovi casi d'uso, a titolo di esempio cito la possibilità di, dopo aver analizzato gli aspetti teorici, dimostrarne l'operatività configurando un servizio nascosto, e simulando su macchine virtuali l'accesso protetto allo stesso.