PostMaster

A partire dalla metà degli anni 90, svolgo il ruolo di amministratore della posta elettronica per il dominio @infocom.uniroma1.it del mio dipartimento. Tutto iniziò quando al RISC IBM che gestiva la posta si ruppe il disco, ed io offrii il mio misero pentium con su montato Linux e Sendmail. Da allora, mai più nessuno ha reclamato il ruolo.

Non che la cosa sia particolarmente faticosa o complicata: nel corso di un anno, ci sono non più di 5-10 richieste di nuovi accont. Ma il mio è qualcosa di più di un semplice spirito di servizio: ritengo infatti che la capacità di amministrare un servizio email rivesta un elevato valore culturale nel contesto della società dell'informazione individuata dalle tecnologie Internet.

Saper comunicare via email, nonostante la difficoltà intrinseca che deriva dall'assenza di un interlocutore interattivo, riveste inoltre un elemento di rispetto ed attenzione verso l'altro: è l'esatto contrario della prepotente invasività del telefono.

AntiSpam

Un grosso, grossissimo ostacolo alla comunicazione email è l'enorme volume di messaggi indesiderati che vengono trasmessi (e ricevuti) nostro malgrado. Alcuni programmi inseriscono alla fine delle email una pubblicità a se stessi, ma le tecniche son più o meno sempre le stesse, e qui vi riassumo quelle che uso io:

DNS BlackHole List

E' la tecnica che si può applicare presso il server che riceve i messaggi per tutto un dominio, e consiste in un lookup inverso dell'indirizzo IP del mittente del messaggio presso il DNS. L'indirizzo viene suffisso con il dominio del gestore della BlackHole List, e quello che uso io è SpamHaus. Se il mittente della email è già stato segnalato come sorgente di SPAM, l'email non viene ricevuta neanche dal server.

Filtraggio

Può essere di tipo statistico, e con il tempo apprende ciò che è buono e ciò che non lo è, in base agli esempi via via accumulati. Oppure, può essere basato su regole deterministiche. Questi filtri possono essere implementati sia presso il server, che presso il computer del singolo utente che riceve la propria posta elettronica. Nel primo caso, il filtro deve essere attivato per ogni email ricevuta, e questo può determinare un degrado delle prestazioni nel caso in cui il dominio serva parecchi utenti, o nel caso in cui si verifichi un attacco spam. Ecco un mini-elenco di filtri:

  • Spamassassin - è uno dei primi prodotti di filtraggio, ed oltre ai metodi statistici ed a quelli deterministici, implementa anche meccanismi avanzati come algoritmi genetici e reti neurali. Può essere invocato sia presso il server di dominio, che dagli utenti finali.
  • Bogofilter - è essenzialmente Bayesiano, ed usato principalmente presso gli utenti finali, come ad esempio dal programma di email Evolution
  • Thunderbird - è il programma con cui leggo le email, ed è equipaggiato con un efficiente filtro statistico, che mi permette di liquidare gran parte dello spam in modo rapido

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