ReteCivica

Attorno al 1994 successe che il comune di Roma (sito istituzionale) pensò di integrare la sua presenza in rete con il contributo di realtà telematiche territoriali come associazioni e BBS (Bulletin Board Service), indicando queste con il termine di Rete Civica, ed un socio di IperAudio mi convinse a installare un BBS sullo stesso computer che ospitava il servizio vocale, cosichè questo, mediante il Gateway presso la Rete Civica, poteva anche ricevere email, rendendo ancora più interessanti gli esperimenti di gateway voce-testo.
Nel '96 cambiò la giunta comunale, ed eventi diversi portarono alla nascita della Rete Romana Autogestita, una iniziativa di telematica territoriale che, nonostante le migliori premesse, non ebbe l'evoluzione sperata. In compenso, anche la rete civica del comune non provocò nessuna gran rivoluzione, nonostante le grandi potenzialità di valore aggiunto che la rete può arrecare al territorio urbano, illustrate in questo documento.
La mia contiguità con la rete civica romana si è esaurita nella primavera 1999, quando fu bandito un concorso di idee, e le mie due proposte (da BBS a POP Internet, ), assieme ad altri 40 altrettanto validi, non furono accettate.
Nell'estate 1999, una sottoscrizione telematica ha determinato la nascita dei newsgroup a diffusione nazionale italia.roma.* (vedi qui un accesso via web), che però sono praticamente rimasti sconosciuti ai più forse perchè basati su di una tecnologia che affonda le radici nel 1986 e che, sebbene efficientissima, è non è molto fascinosa, e non può competere con meccanismi più recenti, come forum web, Wiki e Blog... per non parlare, dei siti di dating !!!

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