17.3
Sistema di servizio orientato alla perdita↓
Un
sistema di servizio è una entità in
grado di accogliere delle
richieste di servizio, ovvero
eventi che definiscono il cosiddetto
processo di ingresso↓
al sistema, fino al raggiungimento della capacità limite, determinata
dal numero
M di
serventi
di cui il sistema dispone.
Una volta occupati tutti i serventi, e finché non
se ne libera qualcuno, le successive richieste possono essere poste in
coda, individuando così un sistema
orientato al ritardo (che
affrontiamo al §
17.4↓),
oppure rifiutate (vedi la figura a fianco), come avviene per i sistemi
orientati
alla perdita. Scopo della presente sezione sarà pertanto quello di
determinare il numero di serventi necessario a garantire una
probabilità
di rifiuto della richiesta di servizio pari ad un valore che
descrive il
grado di servizio che si intende fornire.
17.3.1
Frequenza di arrivo e di servizio
Mentre il processo di ingresso è descritto in
termini della
frequenza media di arrivo
λ,
il tempo medio di occupazione dei serventi (indicato come
processo
di servizio) è descritto nei termini del
tempo medio di
servizio τS,
ovvero dal suo inverso
μ = 1 ⁄ τS,
pari alla
frequenza media di servizio
↓.
Nella trattazione seguente si fa l’ipotesi che entrambi i processi (di
ingresso e di servizio) siano descrivibili in termini di v.a. a
distribuzione esponenziale,
ovvero che le durate degli eventi “nuova richiesta” e “servente
occupato” siano
completamente casuali.
17.3.2
Intensità media di traffico↓
Il rapporto Ao
= (λ)/(μ) è indicato come intensità
media del traffico offerto
e descrive quanti serventi (in media) sarebbero occupati ad
espletare le richieste arrivate e non ancora servite, nel caso in cui M fosse infinito. L’aggettivo offerto
indica la circostanza che, essendo invece M
finito, alcune richieste non sono accolte, ed Ao
risulta diverso dal traffico As
che può essere effettivamente smaltito. L’unità di misura
dell’intensità di traffico è l’erlang,
il cui valore indica appunto il numero medio di serventi occupati.
Ad un centralino giungono una media di λ
= 3 chiamate al minuto, e la durata media di una
conversazione è 1 ⁄ μ = 3
minuti. In tal caso l’intensità media di traffico risulta Ao
= 3⋅3 = 9 Erlang, corrispondenti al potenziale impegno di
una media di 9 centralinisti (e nove linee telefoniche).
17.3.3
Probabilità di rifiuto↓
La teoria che porta a determinare la probabilità
che una nuova richiesta di servizio non possa essere accolta a causa
dell’esaurimento dei serventi, si basa sull’analisi di un cosiddetto
processo
di nascita e morte↓,
che descrive da un punto di vista statistico l’evoluzione di una
popolazione, nei termini di una frequenza di nascita (nuova
conversazione) e di morte (termine della conversazione). Istante per
istante, il numero esatto di individui della popolazione può variare, ma
in un istante a caso, possiamo pensare alla numerosità della popolazione
come ad una variabile aleatoria discreta, descritta in base ai valori di
probabilità
pk
che la popolazione assommi esattamente a
k
individui. La determinazione di questi valori
pk
dipende dalla caratterizzazione dei processi di ingresso e di servizio,
e nel caso in cui questi siano descritti da v.a. esponenziali (o
poissoniane, a seconda se ci riferiamo ai tempi medi di
interarrivo/partenza, od al loro numero medio per unità di tempo) si può
procedere nel modo che segue.
Descriviamo innanzitutto l’evoluzione dello stato del sistema, in cui il
numero di
serventi occupati evolve aumentando o diminuendo di
una unità alla volta (come per i processi
di
nascita e morte), con l’ausilio della figura a lato, dove il
generico stato
Sk
rappresenta la circostanza che
k
serventi siano occupati, circostanza a cui compete una probabilità
pk = Pr(Sk).
Gli stati del grafo sono collegati da archi
etichettati con la frequenza
λ
delle transizioni tra gli stati, ovvero dal ritmo con cui si passa da
Sk a
Sk
+ 1 a causa di una nuova richiesta, indipendente (per
ipotesi) dal numero di serventi già occupati, e dal ritmo
(k + 1)⋅μ
con cui si torna da
Sk + 1
ad
Sk, a causa
del termine del servizio espletato da uno tra i
k
+ 1 serventi occupati, e proporzionale quindi a questo numero.
Se
λ e
μ
non variano nel tempo, esaurito un transitorio iniziale, il sistema di
servizio si troverà in
condizioni stazionarie, permettendoci di
scrivere le
equazioni di equilibrio statistico
che eguagliano la frequenza media con cui il sistema evolve dallo stato
k verso
k
+ 1, alla frequenza media con cui avviene la transizione
inversa. La (
19.5↑)
può essere riscritta come
pk
+ 1 = (λ)/(μ(k
+ 1))pk
= (Ao)/((k
+ 1))pk,
che applicata ricorsivamente, porta a scrivere
Non resta ora che trovare il modo per dare un valore a
p0,
e questo è oltremodo semplice, ricordando che deve risultare
1 = ∑Mm
= 0pm = p0∑Mm = 0(Amo)/(m!), e quindi
Nei due casi distinti in cui i serventi siano in numero finito (e pari
ad
M) od infinito (
M
= ∞) otteniamo rispettivamente il caso cercato, ed un caso
limite. Se poniamo
M = ∞, tenendo
conto dell’espansione in serie
∑∞m = 0(Amo)/(m!) = eA0,
si ottiene che la (
19.7↑)
fornisce appunto
p0 = e
− A0, e la (
19.6↑)
diviene
pk = e
− A0(Ako)/(k!),
che come riconosciamo immediatamente è proprio la ddp di Poisson (
19.2↑) con valore medio
A0.
Se invece poniamo
M finito, la
sommatoria che compare in (
19.7↑)
non corrisponde ad una serie nota, e dunque rimane come è, fornendo il
risultato
pk = Pr(Sk) = ((Ako)/(k!))/(M⎲⎳m = 0(Amo)/(m!))
Notiamo ora che
pM
è la probabilità che tutti i serventi siano occupati, pari dunque alla
probabilità che una nuova richiesta di servizio sia rifiutata. Chiamiamo
allora questo valore
Probabilità di Blocco,
di Rifiuto o
di Perdita, la cui espressione prende il nome di
Formula
B di Erlang↓, del
primo tipo, di ordine M ed argomento
Ao:
L’andamento di
PB
in funzione di
M e di
Ao
è graficato in Fig.
17.8↑,
e mostra come (ad esempio) per una intensità di traffico offerto pari a
40 Erlang, siano necessari più di 50 serventi per mantenere una
PB
minore dell’1%, che salgono a più di 60 per una
PB
= 10 − 3.
17.3.4
Efficienza di giunzione↓
In
presenza di una intensità media di traffico offerto
Ao,
ed una probabilità di perdita
Pp
= PB, solamente il
(1 − Pp)⋅100
% delle richieste è smaltito, e quindi
Ao si ripartisce
tra l’intensità media di
traffico smaltito↓
As = Ao(1 − Pp),
e l’intensità media di
traffico perso Ap
= AoPp.
Possiamo definire un coefficiente di utilizzazione, o efficienza
ρ = (As)/(M)
= (Ao)/(M)(1 − Pp)
che rappresenta la percentuale di impegno dei
serventi, e di cui la figura
17.10↓
mostra l’andamento al variare di
Ao,
per una
PB
assegnata e pari a
2⋅10 − 3,
assieme al numero di serventi necessario a garantire tale probabilità di
blocco.
Come si può osservare, una volta fissato il grado
di servizio, all’aumentare del numero di serventi il traffico smaltito
cresce più in fretta di quanto non crescano i serventi, cosicché (a parità di Pp) l’efficienza
aumenta con l’intensità di traffico offerto, e per questo i collegamenti
(giunzioni) in grado di smaltire un numero più elevato di
connessioni, garantiscono anche una maggiore economicità di esercizio.
17.3.5
Validità del modello
Le considerazioni esposte si riferiscono ad una ipotesi di traffico
completamente casuale con tempi di interarrivo e di servizio
esponenziali, ossia con un processo
di traffico incidente di Poisson. In queste ipotesi, il rapporto (σ2P)/(mP)
= 1 tra la varianza e la media delle distribuzioni di Poisson,
è rappresentativo appunto di un traffico completamente casuale.
Del tutto diversa può risultare l’analisi, nel
caso di una giunzione usata solo nel caso di trabocco del traffico da
una giunzione piena. In questo caso
λ
non è più costante, anzi aumenta con l’aumentare delle connessioni già
avvenute, tipico di
traffico a valanga↓.
Esempio Un
numero molto elevato di sorgenti analogiche condivide uno stesso mezzo
trasmissivo, caratterizzato da una capacità complessiva netta di 25.6
Mbps. Le sorgenti sono campionate a frequenza fc
= 21.33 KHz e con una risoluzione di 12 bit/campione; ogni
sorgente trasmette ad istanti casuali per un tempo casuale, quindi gli
intervalli di interarrivo e di servizio sono entrambi v.a. a
distribuzione esponenziale negativa, di valor medio rispettivamente λ = 20 richieste/minuto e (1)/(μ) = 4.25 minuti.
- Determinare la fb di una
sorgente nelle fasi di attività;
- determinare il numero
massimo di sorgenti contemporaneamente attive;
- determinare il grado
di servizio (Probabilità di rifiuto) ottenibile con il mezzo
trasmissivo indicato;
- indicare la capacità
da aggiungere al collegamento per garantire un grado di
servizio cento volte migliore.
Risposte
- fb
= (bit)/(campione)⋅(campioni)/(secondo) = 12⋅21.33⋅103
= 256 Kbps;
- Il numero massimo di
sorgenti contemporaneamente attive coincide con il numero di
serventi M del
collegamento, e quindi M = (25.6⋅106)/(256⋅103) = 100 serventi;
- L’intensità media di
traffico offerto risulta pari a Ao
= (λ)/(μ)
= (20)/(1 ⁄ 4.25)
= 85 Erlang, e pertanto dalle curve di Fig. 17.8↑ si trova una
probabilità di rifiuto pari a circa 10
− 2:
- Si richiede quindi
una probabilità di rifiuto 100 volte inferiore, e cioè pari a
10 − 4: si ottiene
che la banda deve essere aumentata del 20%. Infatti, dalle
curve di Fig. 17.8↑
si osserva che ciò richiede (a parità di Ao)
almeno 120 (circa) serventi, 20 in più, pari ad una capacità
aggiuntiva di 20⋅256⋅103 =
5.12 Mbps.