19.2
Multiplazione↓
In generale, raggruppare assieme più
comunicazioni dirette alla medesima destinazione, in modo che
condividano uno stesso mezzo trasmissivo, permette di
- tentare di occupare tutta la banda messa a disposizione dal mezzo
trasmissivo
- massimizzare la percentuale di utilizzo del mezzo trasmissivo, nel
caso di sorgenti non continuamente attive (vedi § 17.3.4↑)
- semplificare la gestione e la manutenzione dei collegamenti a lunga
distanza, essendo questi minori in numero
Le tecniche di multiplazione, nella evoluzione
storica delle telecomunicazioni, possono operare secondo le diverse
modalità di
- divisione di frequenza - ogni comunicazione usa una banda
di frequenze diversa, come descritto al § 9.1.1↑,
nel contesto dello studio dei segnali modulati;
- divisione di tempo - le comunicazioni avvengono in
intervalli di tempo disgiunti, mediante segnali numerici, e sono
affrontate nel resto di questo capitolo;
- divisione di codice - tutte le comunicazioni usano la
stessa banda allo stesso tempo, ma ogni diverso destinatario è ancora
in grado di distinguere il proprio messaggio, in vitù della
ortogonalità tra i codici utilizzati (vedi § 6.5.2↑).
Dato che il segnale trasmesso in questo caso si trova ad occupare una
banda più estesa di quella originaria, la tecnica è detta ad
espansione di spettro ed esposta al § 14.9↑.
19.2.1
Multiplazione a divisione di tempo
↓
Per quanto riguarda la multiplazione a divisione
di tempo, nella pratica questa è attuata solo a partire da segnali
numerici, come sono sempre stati i segnali dati, ed in quel contesto si
è sviluppato un approccio basato sull’uso di un
pacchetto dati
(vedi §
17.5.1↑),
attuando uno schema detto
Multiplazione
statistica e commutazione di pacchetto
↓
In questo caso il mezzo trasmissivo non è
impegnato in modo esclusivo, ma la trasmissione può avvenire in modo
sporadico, ed i dati inviati ad intervalli irregolari. Questo motivo,
assieme alla dimensione variabile delle singole comunicazioni, porta a
suddividere la comunicazione in unità autonome indicate come pacchetto
dati.
La multiplazione dei pacchetti avviene quindi in modo
statistico,
senza riservare con esattezza risorse a questo o quel tributario: il
multiplatore si limita ad inserire i pacchetti ricevuti in apposite
code, da cui li preleva per poterli trasmettere in sequenza, attuando
una modalità di trasferimento
orientata al ritardo (vedi §
17.4↑). La presenza di
code comporta
- il determinarsi di un ritardo variabile ed impredicibile
- la possibilità che la coda sia piena, ed il pacchetto in ingresso
venga scartato
D’altra parte, ogni pacchetto reca con sé le
informazioni necessarie al suo recapito, facilitando il compito
dell’instradamento (vedi §
19.7↓).
A seconda dell’adozione di un principio di commutazione di tipo
a
circuito virtuale oppure a
datagramma (vedi §
17.5.2.2↑), può
essere presente o meno una
fase di setup precedente l’inizio
della comunicazione.
Multiplazione
deterministica e commutazione di circuito
↓
La modalità usata nella rete telefonica è invece
basata su di uno schema di multiplazione con organizzazione di trama
(vedi
§
17.5.2.1↑)
che determina un paradigma noto come
commutazione di circuito,
per il motivo che ora illustriamo.
Alle origini storiche della telefonia, nell’epoca
dei telefoni
a manovella, con la cornetta appesa al muro, la
commutazione si basava sull’operato di un centralinista
↓
umano, che creava un vero e proprio
circuito elettrico,
collegando fisicamente tra loro le terminazioni dei diversi utenti. Nel
caso in cui intervenissero più centralinisti in cascata, la chiamata
risultava instradata attraverso più centralini. Da allora, il termine
commutazione di circuito individua il caso in cui
- è necessaria una fase di setup precedente alla
comunicazione vera e propria, in cui vengono riservate le risorse;
- nella fase di setup si determina anche l’instradamento della
chiamata nell’ambito della rete, che rimane lo stesso per tutta la
durata della medesima;
- le risorse trasmissive restano impegnate in modo esclusivo
per l’intera durata della conversazione.
Le cose non sono cambiate di molto (da un punto
di vista concettuale) con l’avvento della telefonia numerica: in tal
caso, più segnali vocali sono campionati e quantizzati in modo sincrono,
ed il risultato (numerico) è multiplato in una
trama PCM (§
19.3.1↓), in cui viene riservato
un intervallo temporale per ognuno dei flussi tributari.
Ad ogni buon conto, si noti che un risultato della
teoria del traffico (pag.
1↑)
mostra come l’adozione di una strategia
orientata al ritardo
migliora notevolmente l’efficienza di utilizzo del mezzo stesso.