Io so. Che hanno paura.

Posted on Jan. 29, 2009 at 02:37 PM

In un paese dove sembra normale che le autostrade franino ed i traghetti prendano fuoco appena partiti (roba da terzo mondo!), dove sbarchi e stupri sono indifferenti al colore del governo, c'è anche chi ha una tale paura di un migliaio di persone solidali alle vittime della mafia, da sentirsi in obbligo di scatenare una campagna di disinformazione, mistificazione e depistaggio rispetto ai reali contenuti democratici che sono stati espressi ieri (28/1/2009) a piazza Farnese (visto che Piazza della Repubblica è stata incostituzionalmente negata).

Per fortuna che esiste la rete, che esiste YouTube, che ognuno di noi può filmare con il proprio telefonino i fatti e misfatti della realtà, e farli direttamente vedere a chi lo circonda, prima che chi detiene il controllo dei grandi media riesca, con una operazione di copia e incolla, a sviare l'attenzione dalla luna, al dito che la indica.

La loro grande paura (da ingordi quali sono) è che la forza della rete riesca ad attrarre la gran parte della attenzione del pubblico, finora quasi completamente assorbita dai media tradizionali. Il fatto è che i loro editori, anziché vendere il prodotto pubblicato ai suoi fruitori, in realtà campano e prosperano vendendo l'attenzione di lettori e telespettatori, agli inserzionisti pubblicitari. E così, se viene meno l'attenzione, viene meno anche l'inserzionista, che migra in rete anch'esso, ed allora addio profitti!

Ma per tornare a piazza Farnese, dove si è parlato del lodo Alfano, di De Magistris e della procura di Salerno, della legge sulle intercettazioni, di Why not, dei nove miliardi di finanziamenti europei che scompaiono nel nulla ogni anno in Calabria, dei 18 condannati che siedono in parlamento, della legge elettorale che ci priva del diritto di preferenza... per dar modo ad ognuno di giudicare da se, raccolgo in questa serie di collegamenti, gli interventi sul tema Io so inseriti nel blog di Beppe Grillo:

e per finire, il video proiettato prima degli interventi. Da non perdere.