Quello che ancora manca prima di passare al capitolo successivo è valutare
Pxc(f) e
Pxs(f) nei termini della densità di potenza del processo modulato
Px(f), estendendo inoltre la trattazione al caso dei processi ergodici. Occorre quindi procedere seguendo le indicazioni del teorema di Wiener, e trasformare le relative funzioni di autocorrelazione
Rxc(τ) e
Rxs(τ); una buona dose di calcoli in merito sono svolti al §
11.4.4, arrivando al risultato
Applicando ora alla
(14.23) la formula di Eulero per seno e coseno si ottiene
Rxc(τ) = Rxs(τ) = Rx(τ) e jω0τ + e −jω0τ 2 + ^Rx(τ) e jω0τ − e −jω0τ 2j = = 1 2 [Rx(τ) − j^Rx(τ)] e jω0τ + 1 2 [Rx(τ) + j^Rx(τ)] e −jω0τ = R−x(τ) e jω0τ + R+x(τ) e −jω0τ =
in cui all’ultimo passaggio si è applicata anche a
Rx(τ) la definizione di segnale analitico eq.
(14.17) e
(14.18). Non resta quindi che eseguire la trasformata di Fourier, per ottenere
da cui ricaviamo (vedi fig.
11.24) che lo spettro di potenza delle componenti analogiche di un processo si ottiene traslando nell’origine e sovrapponendo le componenti a frequenze positive e negative dello spettro di densità di potenza
Px(f) del segnale modulato.
Come possiamo osservare
Pxc(f) e
Pxs(f) sono entrambe
pari, in accordo al fatto che
xc(t) ed
xs(t) sono
reali.
Rumore bianco passa banda
Il risultato mostrato merita un ultimo approfondimento per esaminare il caso in cui il processo
x(t) sia di tipo gaussiano, a media nulla, bianco e limitato in banda, ovvero con densità di potenza
Px(f) = N0 2 [rect2W(f − f0) + rect2W(f + f0)]
In tal caso (sempre al §
11.4.4) si trova che
Rxcxs(τ) = 0 e quindi
xc(t) ed
xs(t) sono incorrelate e, in quanto gaussiane, statisticamente indipendenti. L’applicazione della
(14.24) porta dunque a
Pxc(f) = Pxs(f) = P+x(f + f0) + P−x(f − f0) = N0 rect2W(f)
e quindi la potenza (e varianza) di entrambe le c.a. di b.f. è pari a quella del segnale modulato, ovvero
Pxc = ⌠⌡ Pxc(f)df = Pxs = 2N0W = Px
come rappresentato in fig.
11.25,
mentre l’indipendenza statistica tra le c.a. di b.f. comporta che l’inviluppo complesso
x(t) = xc(t) + jxs(t) ha potenza (e densità di potenza) doppie, ovvero
Px(f) = 2N0 rect2W(f); Px = 2 Pxc = 2 Pxs = 4 N0W