Concludiamo l’analisi dei mezzi trasmissivi iniziata al capitolo precedente con il canale radio, su cui in pratica si basa la nostra vita attuale, permettendo ai nostri dispositivi (telefono, computer, radio e TV) di ricevere e trasmettere informazione in modalità wireless. Anche in questo caso vogliamo studiare le relazioni tra i parametri fisici del collegamento radio, studiare i fenomeni che possono manifestarsi, e giungere ad una descrizione del mezzo nei termini della rappresentazione tempo-frequenza di un canale di comunicazione.
Il caso del collegamento radio è del tutto particolare: basato sul fenomeno di trasduzione elettromagnetica che interessa l’apparato di antenna, dopo una disamina relativa ai fenomeni di propagazione atmosferica e la definizione del fenomeno dei cammini multipli e delle sue conseguenze, viene svolto un approfondimento relativo ai collegamenti radiomobili ed alla tipizzazione dell’attenuazione in funzione delle caratteristiche dell’ambiente circostante e dalle condizioni di visibilità (o meno) delle antenne. Ciò porta a descrivere l’intensità del segnale ricevuto sia in termini statistici (fading di Rayleigh o di Rice), sia in termini spettrali e/o tempo-varianti (banda e tempo di coerenza), a derivare nuove espressioni per la probabilità di errore, ed individuare architetture di ricezione a correlazione capaci di trarre vantaggio da un canale dispersivo in frequenza.
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