La collaborazione con Claudio inizia a dare i suoi frutti, e sono già disponibili i primi due articoli della serie dedicata ad illustrare principi di funzionamento e tecniche implementative dei sistemi di trasmissione ottica coerente. Per chi avesse perso la puntata precedente, l’ottica coerente è la naturale evoluzione della trasmissione in fibra ottica, che per decenni si è ritrovata a dover essere limitata ad operare in modalità incoerente, ovvero in base al semplice concetto di presenza/assenza di segnale, ossia mediante una basilare modulazione di ampiezza a due livelli.
Viceversa, l’ottica coerente si basa sulla modulazione congiunta di ampiezza e fase della portante ottica generata dal laser, permettendo così di trasporre al dominio ottico i principi alla base della modulazione numerica multivello tradizionalmente impiegata nei collegamenti radio o in cavo, e che permette di associare ad ogni periodo di simbolo la trasmissione di più di un bit, mediante gli schemi noti come BPSK, QPSK, L-PSK, QAM. Ciò avviene grazie all’impiego di tecniche di interferometria ottica, per affrontare le quali occorre rispolverare concetti fisici di opto-elettronica, dato che ciò viene reso possibile sfruttando la variazione dell’indice di rifrazione di un cristallo, quando questo è immerso in un campo elettrico esterno.
Ma d’altra parte, la fisica di un cristallo di semiconduttore gioca un ruolo fondamentale anche nella tecnologia della sorgente laser, dunque sappiatelo, può darsi che vi troverete ad affrontare aspetti che pensavate di aver riposto in un cassetto!