14.2 Prestazioni delle trasmissioni AM
Esprimiamo innanzitutto il segnale modulato nei termini delle sue componenti analogiche
xAM(t) = xc(t) cosω0t − xs(t) sinω0t
a cui sommare il rumore
filtrato ν(t) (eq.
(14.90)).
All’uscita da un demodulatore coerente in fase e quadratura (§
12.2.3.1) si osserva quindi un segnale
d(t) espresso dalle relative c.a di b.f.
⎧⎨⎩ dc(t) = xc(t) + νc(t) ds(t) = xs(t) + νs(t)
mentre tra la potenza del segnale ricevuto
x(t) e quella delle sue c.a.
di b.f.
sussiste la relazione
14.2.1 Potenza di segnale e di rumore dopo demodulazione ed SNR
Nel caso di modulazione
am il segnale modulante viene ricavato a partire dalla sola componente in fase
dc(t) = xc(t) + νc(t), i cui termini identifichiamo come componenti di segnale e di rumore, ottenendo così l’
SNR dopo demodulazione
Il valore della
(14.93) per il caso di modulazione
bld-ps,
blu-ps e
bld-pi (cap.
12) è calcolato ai §§ seguenti a partire dall’espressione
xBLD(t) = xc(t) cosω0t = (ap + m(t)) cosω0t
a parità di
SNR0, ossia considerando fissi
W (di
m(t)),
N0 (del rumore) e la
Px ricevuta, ed i risultati riportati in tab.
14.1 assieme alle grandezze che concorrono al calcolo.
|
xc(t) |
|
Px |
|
Pxc |
|
BN |
|
Pνc |
|
SNR |
BLD-PS |
m(t) |
|
12 Pm |
|
Pm = 2 Px |
|
2W |
|
2WN0 |
|
PxWN0 = SNR0 |
BLU-PS |
1√2m(t) |
|
12 Pm |
|
12 Pm = Px |
|
W |
|
WN0 |
|
SNR0 |
BLD-PI |
√η(ap + m(t)) |
|
12 Pm |
|
ηPm = 2ηPx |
|
2W |
|
2WN0 |
|
η ⋅ SNR0 |
Table 14.1 Potenza di segnale e di rumore dopo demodulazione am
La banda di rumore (§
14.1.2) indicata in tabella è
la minima possibile, pari a quella del segnale modulato
BRF, direttamente legata (nella modulazione
am) a quella (
± W) del segnale modulante. Pertanto i risultati che otteniamo sono
i migliori possibili, dato che se
BN > BRF, l’
SNR risulterà peggiore.
14.2.1.1 Modulazione BLD-PS
La prima riga di tab.
14.1 riassume come per
xAM(t) = m(t)cosω0t si ottenga
Px = 12 Pm ovvero
Pm = 2 Px, e dato che
Pxc = Pm, a numeratore della
(14.93) possiamo scrivere
Pxc = Pm = 2 Px. Per quanto riguarda il denominatore, nel caso
bld la banda di
x(t) è pari a
2W ovvero al doppio di quella di
m(t), e quindi con una densità
Pνc(f) = N0 (vedi fig.
14.4) la potenza di rumore vale
Pνc = 2WN0, e dunque
SNRBLD = PxcPνc = 2 Px2WN0 = PxWN0 = SNR0
ovvero le prestazioni dopo demodulazione sono esattamente pari all’
SNR0 di riferimento definito al §
14.1.4: dunque la modulazione
bld-ps non altera il rapporto
SNR0 di banda base, ovvero è come se il processo di modulazione fosse
trasparente.
14.2.1.2 Modulazione BLU-PS
In questo caso si ha
xAM(t) = 1√2 m(t) cosω0t − 1√2 m̂(t) sinω0t
(vedi §
12.1.4 e
12.4.5) da cui si può ottenere
Px = 12 Pm come per il caso
bld-ps, e dato che ora risulta
Pxc = E{(1√2m(t))2} = 12 Pm, al numeratore di
(14.93) possiamo scrivere
Pxc = Px,
la metà del caso precedente.
Per quanto riguarda invece la componente di rumore, alla figura a lato si mostra come anche la densità di potenza
Pν(f) del rumore che attraversa
HR(f) occupa una banda a sua volta dimezzata, e quindi dopo demodulazione la densità di potenza
Pνc(f) occupa una banda
± BN come nel caso
am-bld, ma possiede una valore
N0⁄2 uguale a quello della
Pν(f) in ingresso, e non
doppio come al §
14.1.3.
Pertanto la potenza
Pνc del rumore demodulato sul ramo in fase (con un filtro
HR(f) ideale ed a banda minima
BN = W) è pari a
2W ⋅ N0⁄2 = WN0, permettendo di scrivere
SNRBLU = PxcPνc = PxWN0 = SNR0
e cioè si ottengono prestazioni
identiche a quelle del caso
am-bld, ma utilizzando solo
metà della banda altrimenti necessaria.
14.2.1.3 Modulazione BLD-PI
In questo caso il segnale ricevuto ha espressione
xPI(t) = √η(ap + m(t))cosω0t
dove
η = Pma2p + Pm è pari
all’efficienza della
bld-pi introdotta al §
12.1.1.4, in modo da poter scrivere che la potenza del segnale ricevuto vale
Px = 12 Pm, uguale ai due casi precedenti.
Per valutare l’
SNRd, a numeratore della
(14.93) non consideriamo l’intera potenza
Pxc di
xc(t) = √η(ap + m(t)), ma solo quella della sua componente
utile u(t) = √ηm(t), che ha potenza
Pu = ηPm = 2ηPx, mentre la potenza
ηa2p si riferisce invece alla portante non modulata, e non trasporta informazione. Dato che per quanto riguarda il rumore demodulato siamo nella stessa condizione del caso
am-bld ovvero
Pνc = 2WN0, possiamo scrivere
SNRPI = PuPνc = 2ηPx2WN0 = η PxWN0 = η ⋅ SNR0
e dunque constatiamo che la presenza della portante comporta una riduzione di prestazioni in misura esattamente pari all’efficienza
η = Pma2p + Pm.
L’analisi esposta si riferisce però ad una demodulazione
iq coerente, mentre per il caso
bld-pi si usa il demodulatore
di inviluppo (§
12.2.5), che fornisce come risultato il modulo dell’inviluppo complesso ovvero
d(t) = |x(t) + ν(t)| = √[√η(ap + m(t)) + νc(t)]2 + ν2s(t)
Finché
|ν(t)| è piccolo e trascurabile rispetto ad
ap, ci si ritrova approssimativamente nel caso precedente; al contrario per bassi valori di
SNR0 la potenza utile
Pu diviene una frazione di
Px ancora più piccola di quanto non sia
Pu = ηPm = 2ηPx, dando luogo ad un
SNR peggiore del caso di demodulazione in fase e quadratura, come illustrato in figura.