2.5 Appendici
Nei diversi capitoli la sezione di appendice ospita dettagli che possono meritare una attenzione particolare.
2.5.1 Convergenza della serie di Fourier
Illustriamo le condizioni
sufficienti a garantire la convergenza della serie di Fourier
(10.7), per ogni istante
t , al segnale periodico
x ( t ) di partenza.
Qualora un segnale periodico
x ( t ) , per
t interno all’intervallo di un periodo
t ∈ ( − T⁄2 , T⁄2),
- sia assolutamente integrabile, ovvero ∫ T ⁄2 −T⁄2 |x(t)|dt < ∞ ;
- presenti un numero finito di discontinuità di prima specie, ovvero sia continuo a tratti;
- contenga un numero finito di massimi e minimi, ovvero sia derivabile ovunque, esclusi al più un numero finito di punti in cui la derivata presenta discontinuità di prima specie;
allora la serie ∑ ∞n = −∞ X n e j2πnFt eguaglia il valore x(t) del segnale utilizzato per calcolarne i coefficienti Xn = 1 T ∫ T⁄2 − T⁄2 x(t) e − j2πnFt dt in tutti i punti in cui x(t) è continuo, mentre negli istanti di discontinuità di prima specie, fornisce un valore pari alla media dei valori limite destro e sinistro. Tali condizioni si applicano direttamente ai segnali x(t) reali, mentre nel caso di segnali complessi, si applicano in modo indipendente alla parte reale ed a quella immaginaria. Inoltre le condizioni sono sufficienti e non necessarie, nel senso che anche se lo sviluppo di un segnale in serie di Fourier converge, non è detto che lo stesso soddisfi tali condizioni.
Nella pratica, i segnali che rappresentano fenomeni fisici sono
di energia, cioè per essi si può assumere sempre verificata la condizione
∫ T⁄2 − T⁄2 |x(t)|2 dt < ∞ , più debole della condizione
∫ T⁄2 − T⁄2 |x(t)|dt < ∞ , ma ciononostante quasi sempre è possibile ottenere lo sviluppo in serie; inoltre, tali segnali sono in pratica sempre continui, rendendo verificata la seconda condizione. Infine, nel caso ad esempio di un’onda triangolare (vedi §
2.5.2), la derivata soddisfa anche la terza condizione.
Svolgiamo ora qualche riflessione in merito alla velocità con cui i coefficienti
X n tendono a zero per
n → ∞ . Si può mostrare che se un segnale soddisfa le condizioni di Dirichlet, allora le ampiezze dei relativi coefficienti di Fourier rispettano l’andamento
|Xn| ≤ α n , ovvero le armoniche presentano ampiezze che si riducono con legge
almeno inversa del corrispondente ordine. Un caso in cui vale l’uguaglianza è quello relativo all’onda quadra studiata al §
2.2.1.4, in cui sono presenti discontinuità di prima specie. Al contrario, per un’onda triangolare (§
2.5.2) la velocità di smorzamento delle ampiezze è maggiore, risultando infatti del tipo
|Xn| = α n 2 . Ciò significa che volendo approssimare il segnale troncando la serie ad un indice
N , nel caso di un’onda triangolare la potenza dell’errore sarà molto minore, a parità di
N , di quella osservabile per l’onda quadra. In generale, si può affermare che se la
k−esima derivata di un segnale soddisfa le condizioni di Dirichlet, allora i corrispondenti coefficienti della serie vanno a zero con legge
|Xn| ≤ α n k + 1 . Ciò in pratica significa che più un segnale ha un andamento
dolce, e minore sarà il suo contenuto armonico. Il caso limite è rappresentato dalla sinusoide, alla quale è associata una unica armonica (la fondamentale), e difatti per essa tutte le derivate sono continue essendo, come noto, sinusoidi anch’esse.
2.5.1.1 Ri-definizione dei coefficienti di Fourier
Moltiplicando il segnale periodico per
e− j2πmFt ed eseguendo l’integrale tra due istanti
t1 e
t2 presi a distanza di un multiplo intero di periodi (ossia
t2 − t1 = kT ), si ottiene
t 2 ⌠ ⌡ t 1 x (t) e− j2πmFt dt = t 2 ⌠ ⌡ t 1 ⎛⎜⎝ ∞ ⎲ ⎳ n = −∞ X n e j2πnFt ⎞⎟⎠ e− j2πmFt dt = = ∞ ⎲ ⎳ n = −∞ X n t 2 ⌠ ⌡ t 1 e j2π(n − m)Ft dt = (t2 − t1) ⋅ X m
in quanto per
n ≠ m la funzione integranda ha valor medio nullo, dato che nell’intervallo
(t1, t2) (dovunque collocato dell’asse dei tempi) presenta un numero intero di periodi. Pertanto, il valore dei coefficienti della serie di Fourier può essere ottenuto a partire da un qualunque intervallo
[t1, t2] esteso su un numero intero di periodi (
t2 − t1 = mT con
m intero):
X n = 1 t2 − t1 t2 ⌠ ⌡ t1 x(t) e− j2πnFt dt
2.5.2 Sviluppo in serie per alcuni segnali
Nello schema che segue sono mostrate le ampiezze delle componenti armoniche X n per alcuni segnali periodici di periodo T , di cui è fornita l’espressione nel tempo per |t| < T ⁄ 2 .
x (t) = ⎧ ⎨ ⎩ + 1 | t | < T ⁄ 4 − 1 T ⁄ 4 ≤ | t | < T ⁄ 2
X n =
⎧ ⎨ ⎩ sinc ⎛ ⎝ n 2 ⎞ ⎠ n ≠ 0 0 n = 0
Treno di impulsi rettangolari
Onda triangolare simmetrica
x (t) = 1 − 4 | t | T | t | < T ⁄ 2
Dente di sega simmetrico
x(t) = 2 t τ | t | < T ⁄ 2
X n = ⎧ ⎨ ⎩ j (−1) n nπ n ≠ 0 0 n = 0
Rettificata a singola semionda
x(t) = ⎧ ⎨ ⎩ sin ω 0 t 0 ≤ t < T ⁄ 2 0 − T ⁄ 2 ≤ t < 0
X n = ⎧ ⎪ ⎨ ⎪ ⎩ 1 π (1 − n2) n pari − j 1 4 n = ±1 0 altrimenti
Rettificata a onda intera
x(t) = |sin ω 0 t |
X n = ⎧ ⎨ ⎩ 2 π (1 − n2) n pari 0 altrimenti