Sezione 2.4: Spazio dei segnali Su Capitolo 2: Serie di Fourier e spazio dei segnali Capitolo 3: Trasformata di Fourier e convoluzione 

2.5 Appendici

Nei diversi capitoli la sezione di appendice ospita dettagli che possono meritare una attenzione particolare.

2.5.1 Convergenza della serie di Fourier

Illustriamo le condizioni sufficienti a garantire la convergenza della serie di Fourier (10.7), per ogni istante t , al segnale periodico x ( t ) di partenza.
Condizioni di Dirichlet
Qualora un segnale periodico x ( t ) , per t interno all’intervallo di un periodo t ∈ ( − T2 ,  T2),
  1. sia assolutamente integrabile, ovvero T 2 T2 |x(t)|dt < ∞ ;
  2. presenti un numero finito di discontinuità di prima specie [101]  [101] Vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Punto_di_discontinuità . , ovvero sia continuo a tratti;
  3. contenga un numero finito di massimi e minimi, ovvero sia derivabile ovunque, esclusi al più un numero finito di punti in cui la derivata presenta discontinuità di prima specie;
allora la serie n = −∞ X n e j2πnFt eguaglia il valore x(t) del segnale utilizzato per calcolarne i coefficienti Xn =  1 T T2  T2 x(t) e j2πnFt dt in tutti i punti in cui x(t) è continuo, mentre negli istanti di discontinuità di prima specie, fornisce un valore pari alla media dei valori limite destro e sinistro. Tali condizioni si applicano direttamente ai segnali x(t) reali, mentre nel caso di segnali complessi, si applicano in modo indipendente alla parte reale ed a quella immaginaria. Inoltre le condizioni sono sufficienti e non necessarie, nel senso che anche se lo sviluppo di un segnale in serie di Fourier converge, non è detto che lo stesso soddisfi tali condizioni.
Nella pratica, i segnali che rappresentano fenomeni fisici sono di energia, cioè per essi si può assumere sempre verificata la condizione T2  T2 |x(t)|2 dt < ∞ , più debole della condizione T2  T2 |x(t)|dt < ∞ , ma ciononostante quasi sempre è possibile ottenere lo sviluppo in serie; inoltre, tali segnali sono in pratica sempre continui, rendendo verificata la seconda condizione. Infine, nel caso ad esempio di un’onda triangolare (vedi §  2.5.2), la derivata soddisfa anche la terza condizione.
Rapidità di convergenza
Svolgiamo ora qualche riflessione in merito alla velocità con cui i coefficienti X n tendono a zero per n → ∞ . Si può mostrare che se un segnale soddisfa le condizioni di Dirichlet, allora le ampiezze dei relativi coefficienti di Fourier rispettano l’andamento |Xn| ≤  α n , ovvero le armoniche presentano ampiezze che si riducono con legge almeno inversa del corrispondente ordine. Un caso in cui vale l’uguaglianza è quello relativo all’onda quadra studiata al §  2.2.1.4, in cui sono presenti discontinuità di prima specie. Al contrario, per un’onda triangolare (§  2.5.2) la velocità di smorzamento delle ampiezze è maggiore, risultando infatti del tipo |Xn| = α n 2 . Ciò significa che volendo approssimare il segnale troncando la serie ad un indice N , nel caso di un’onda triangolare la potenza dell’errore sarà molto minore, a parità di N , di quella osservabile per l’onda quadra. In generale, si può affermare che se la kesima derivata di un segnale soddisfa le condizioni di Dirichlet, allora i corrispondenti coefficienti della serie vanno a zero con legge |Xn| ≤  α n k + 1 . Ciò in pratica significa che più un segnale ha un andamento dolce, e minore sarà il suo contenuto armonico. Il caso limite è rappresentato dalla sinusoide, alla quale è associata una unica armonica (la fondamentale), e difatti per essa tutte le derivate sono continue essendo, come noto, sinusoidi anch’esse.

2.5.1.1 Ri-definizione dei coefficienti di Fourier

Moltiplicando il segnale periodico per ej2πmFt ed eseguendo l’integrale tra due istanti t1 e t2 presi a distanza di un multiplo intero di periodi (ossia t2 − t1 = kT ), si ottiene
t 2 t 1 x (t) ej2πmFt dt  =  t 2 t 1 n = −∞ X n e j2πnFt ej2πmFt dt =   =  n = −∞ X n t 2 t 1 j2π(n − m)Ft dt =  (t2 − t1)X m
in quanto per n ≠  m la funzione integranda ha valor medio nullo, dato che nell’intervallo (t1, t2) (dovunque collocato dell’asse dei tempi) presenta un numero intero di periodi. Pertanto, il valore dei coefficienti della serie di Fourier può essere ottenuto a partire da un qualunque intervallo [t1, t2] esteso su un numero intero di periodi ( t2 − t1 = mT con m intero):
X n  =  1 t2 − t1 t2 t1 x(t) e− j2πnFt dt

2.5.2 Sviluppo in serie per alcuni segnali

Nello schema che segue sono mostrate le ampiezze delle componenti armoniche X n per alcuni segnali periodici di periodo T , di cui è fornita l’espressione nel tempo per |t| <  T ⁄ 2 .
Onda quadra simmetrica
x (t)  =  + 1    | t |  <  T ⁄ 4      − 1    T  ⁄ 4 ≤  | t |  <  T ⁄ 2
X n  =  sinc n 2      n ≠ 0 0     n =  0
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Treno di impulsi rettangolari
x (t)  =  + 1   | t |  <  τ ⁄ 2      0    τ  ⁄ 2 ≤  | t |  <  T ⁄ 2
X n  =  τ T sinc n τ T
figure f2.9b.png

Onda triangolare simmetrica
x (t)  = 1 − 4 | t | T       | t | <  T ⁄ 2
X n  =  sinc2 n 2      n ≠  0 0     n  = 0
figure f2.9c.png
Dente di sega simmetrico
x(t) = 2 t τ      | t |  <  T ⁄ 2
X n  =  j (−1) n nπ     n ≠  0 n  = 0
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Rettificata a singola semionda
x(t) = sin ω 0 t 0 ≤  t <  T  ⁄ 2     0      −  T  ⁄ 2 ≤  t  < 0
X n  =  1 π (1 − n2)     n pari  −  j 1 4     n = ±1 0     altrimenti
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Rettificata a onda intera
x(t) = |sin ω 0 t |
X n  =  2 π (1 − n2) n pari 0       altrimenti
figure f2.9f.png
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