2.3 Teorema di Parseval
A pag.
1 abbiamo definito la potenza di un segnale
x(t) come il valor medio del suo quadrato, ovvero
Px = limτ → ∞1τ ∫τ⁄2 − τ⁄2|x(t)|2dt, facendo poi osservare come nel caso di segnale periodico decada la necessità del passaggio al limite limitando l’integrale ad un periodo
T, ovvero
Px = 1T ∫T⁄2 − T⁄2|x(t)|2dt. Il teorema di Parseval ci fornisce un modo alternativo di ottenere la stessa grandezza a partire dai coefficienti
Xn del suo sviluppo in serie, risultando
Per provare che è vero, sviluppiamo i calcoli generalizzandoli al caso di un segnale complesso:
Ortogonalità degli esponenziali complessi
Nel passare dalla terza alla quarta riga della
(10.14) si è fatto uso del risultato
che deriva dalla circostanza che, ponendo
k = n − m, la funzione integranda è pari a
cos(2πkTt) + jsin(2πkTt) e dunque uguale ad
1 quando
k = 0, e co-sinusoidale con periodo
Tk per
k ≠ 0. Mentre quindi per
m = n ovvero
k = 0 l’integrale vale
T, quando invece
k ≠ 0 presenta un numero intero
k di periodi entro l’intervallo di integrazione
T, dando luogo ad un valor medio nullo: ciò comporta la scomparsa dei termini con
m ≠ n dalla sommatoria doppia in
(10.14). In base ai princìpi di algebra vettoriale forniti al §
2.4, la proprietà appena illustrata viene indicata come
ortogonalità degli esponenziali complessi.
Spettro di potenza per segnali periodici
Tornando ad esaminare il risultato
Px = ∑∞n = −∞|Xn|2 espresso dal teorema di Parseval, notiamo che
|Xn|2 è la potenza
Pn della sola
n − esima componente armonica
Xn e j2πnFt di
x(t):
Pn = 1T T⁄2⌠⌡ − T⁄2[Xn e j2πnFt][X * n e −j2πnFt]dt = |Xn|2TT⁄2⌠⌡ − T⁄2dt = |Xn|2
e quindi
La potenza totale Px di un segnale periodico x(t) è pari alla somma delle potenze delle sue componenti armoniche
Si presti attenzione che il risultato è una diretta conseguenza dell’ortogonalità degli esponenziali complessi: infatti la potenza di una somma non è in generale pari alla somma delle potenze; l’uguaglianza ha luogo solo nel caso in cui gli addendi siano ortogonali.
La successione
{Pn} = {..., |X − k|2, ..., |X0|2, ..., |Xk|2, ...}
rappresenta dunque il modo con cui la potenza totale
si ripartisce tra le diverse armoniche a frequenza
f = nF, e prende il nome di
spettro di potenza del segnale
x(t). Osserviamo che necessariamente i termini
Pn = |Xn|2 risultano reali e positivi; inoltre se
x(t) è reale la proprietà di simmetria coniugata comporta che
|Xn|2 = |X * − n|2 = |X − n|2, e quindi
Pn = P − n; pertanto un segnale
reale è caratterizzato da uno spettro di potenza
pari.
Esempio Determiniamo lo spettro di potenza di un’onda quadra di ampiezza unitaria. Essendo Xn = 12 sinc⎛⎝n2⎞⎠, si ottiene {Pn} = {|Xn|2} = 14 ⎧⎩ sinc2⎛⎝n2⎞⎠⎫⎭.
Cogliamo l’occasione per verificare il risultato di pag.
1 relativo alla potenza di un coseno di ampiezza
A. Applicando il teorema di Parseval ai coefficienti calcolati a pag.
1 si ottiene:
Px = |X1|2 + |X − 1|2 = 2 A24 = A22