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6.1 Teoria delle probabilità

Tratta delle caratteristiche regolari di fenomeni irregolari o casuali. Una prima definizione di probabilità è quella fornita dalla teoria frequentista, che la associa al limite a cui tende il rapporto tra numero di casi favorevoli rispetto al numero di casi totali: se ripetendo N volte un esperimento la circostanza A si verifica per nA volte la sua frequenza relativa vale nA ⁄ N, da cui si deriva la probabilità di A come
PrA = limN → ∞nA N
In termini più astratti, l’insieme di tutte le circostanze possibili può essere pensato come un insieme algebrico, i cui elementi (o punti) sono appunto le diverse circostanze. I punti possono essere raggruppati in sottoinsiemi (eventualmente vuoti o di un solo punto) per i quali valgono le proprietà di unione, intersezione, complemento, inclusione...
I fenomeni fisici sono posti in relazione con i punti degli insiemi suddetti mediante il concetto di spazio campione Ω, che è l’unione di tutti i possibili risultati di un fenomeno aleatorio, mentre i sottoinsiemi dello spazio campione sono detti eventi. L’intero spazio è l’evento certo, mentre l’insieme vuoto corrisponde all’evento impossibile φ (od evento nullo). Una unione di eventi corrisponde all’evento che si verifica ogni qualvolta se ne verifichi un suo componente, mentre l’intersezione è verificata se tutti i componenti lo sono. Ad esempio, il lancio di un dado genera uno spazio con 6 punti (eventi) disgiunti. Uno spazio campione può avere un numero di punti finito, infinito numerabile, o infinito.

6.1.1 Assiomi delle probabilità

figure f5.1.png
Costituiscono le basi da cui derivano i teoremi successivi, affermando che

6.1.2 Teoremi di base

6.1.3 Probabilità congiunta, condizionata e marginale

Può avvenire che il verificarsi di un evento influenzi il verificarsi o meno di un altro. Si dice allora che lo condiziona, ovvero che l’evento influenzato è condizionato. La probabilità che avvenga A, noto che B (evento condizionante) si sia verificato, si scrive Pr(A ⁄ B), e si legge probabilità (condizionata) di A dato B, definita[257]  [257] 
figure f5.1b.png
La relazione può essere verificata ricorrendo al diagramma in figura, ed interpretando Pr(A ⁄ B) come il rapporto tra la misura di probabilità dell’evento congiunto, rispetto a quella dell’evento condizionante.
come
(10.111) Pr(A ⁄ B) = Pr(A, B) Pr(B)
in cui Pr(A, B) = Pr(AB) è la probabilità congiunta che A e B si verifichino entrambi, ed a patto che Pr(B) ≠ 0 (altrimenti anche Pr(A ⁄ B) è zero!). Viceversa, le probabilità dei singoli eventi Pr(A) e Pr(B) sono indicate come probabilità marginali.
EsercizioValutare la probabilità condizionata Pr(A ⁄ B) che lanciando un dado si ottenga un numero pari (evento A = (pari)), condizionatamente all’evento B che il numero sia >2. Soluzione alla nota [258]  [258] Il risultato è pari alla probabilità Pr(A, B) = Pr(pari,   > 2) che i due eventi si verifichino contemporaneamente, divisa per la probabilità PR(B) = PR( > 2) che il numero sia >2.
Si rifletta sulla circostanza che la probabilità del pari PR(A) =  1 2 , quella PR(B) =  4 6 , o quella congiunta di entrambi PR(A, B) =  2 6 , sono tutte riferite ad un qualunque lancio di dado, mentre Pr(pari  ⁄  > 2) è relativa ad un numero ridotto di lanci, solo quelli che determinano un risultato  > 2. Pertanto, essendo Pr(B) ≤ 1, si ottiene Pr(A ⁄ B) ≥ Pr(A, B); infatti per l’esempio del dado si ottiene Pr(pari  ⁄  > 2) = Pr(pari,  > 2) ⁄ Pr( > 2) =  2 6  ⁄  4 6  =  1 2 , che è maggiore di Pr(pari,  > 2) =  1 3 .
Si ottiene invece Pr(A ⁄ B) = Pr(A, B) solo se Pr(B) = 1, ossia se B corrisponde all’unione di tutti gli eventi possibili.
.
Invertendo la definizione (10.111) la probabilità congiunta può essere ottenuta anche come Pr(A, B) = Pr(A ⁄ B)Pr(B); inoltre, gli eventi condizionante e condizionato si possono invertire di ruolo, permettendo di scrivere anche: Pr(A, B) = Pr(B ⁄ A)Pr(A). Eguagliando le due ultime espressioni per la probabilità congiunta si ottiene la via per calcolare una probabilità condizionata a partire dall’altra, qualora si conoscano entrambe le marginali:
(10.112) Pr(A ⁄ B) = Pr(B ⁄ A)Pr(A) Pr(B)       ed anche     Pr(B ⁄ A) = Pr(A ⁄ B)Pr(B)Pr(A)

6.1.4 Probabilità a priori e a posteriori, teorema di Bayes

A volte un determinato evento A non può essere osservato direttamente, ma se A è in qualche modo legato ad un secondo evento B, che invece possiamo osservare, la probabilità condizionata Pr(A ⁄ B) prende il nome di probabilità a posteriori, poiché indica un valore di probabilità valutato dopo la conoscenza di B. Viceversa, in tale contesto la probabilità marginale Pr(A) viene ora indicata come a priori, ovvero presunta senza aver potuto osservare nulla.
In generale si conosce solamente Pr(A) e Pr(B ⁄ A), mentre per calcolare Pr(A ⁄ B) occorre conosce Pr(B), vedi (10.112).
figure f5.2.png
Quest’ultima quantità si determina saturando la probabilità congiunta Pr(A, B) rispetto a tutti i possibili eventi marginali Ai:
Pr(B) = iPr(B, Ai) = iPr(B ⁄ Ai)Pr(Ai)
a patto che risulti Pr(Ai, Aj) = 0 e Ai = Ω, ovvero che gli eventi Ai siano disgiunti e che il loro insieme {Ai} costituisca una partizione dello spazio degli eventi Ω, come rappresentato in figura.
L’ultima relazione ci permette di enunciare il teorema di Bayes, che mostra come ottenere le probabilità a posteriori a partire da quelle a priori e da quelle condizionate in senso opposto:
Pr(Ai ⁄ Bj) =  Pr(Bj ⁄ Ai)Pr(Ai)kPr(Bj ⁄ Ak)Pr(Ak)
Al § 17.1.1 è mostrata l’applicazione di queste considerazioni ad un problema di decisione statistica tipico delle telecomunicazioni, relativo alla ricezione binaria. Di seguito, invece, è illustrato un esempio più diretto di applicazione del teorema di Bayes.
Esempio
Un sistema di comunicazione radio è affetto da attenuazioni supplementari causate da pioggia. Indicando con FS l’evento che il sistema vada fuori servizio, e conoscendo le probabilità condizionate Pr(FS ⁄ piove) = 0.5, Pr(FS ⁄ non piove) = 0.05 e la probabilità marginale Pr(pioggia) = 0.03, determinare:
  1. La probabilità di fuori servizio Pr(FS), indipendentemente dal verificarsi o meno dell’evento piovoso;
  2. La probabilità che stia piovendo, sapendo che il sistema è fuori servizio.
Risposte alla nota [259]  [259] La probabilità marginale di fuori servizio si calcola applicando il teorema delle probabilità totali
Pr(FS) = Pr(FS ⁄ piove)Pr(piove) + Pr(FS ⁄ non p.)Pr(non p.) = .5 ⋅ .03 + .05 ⋅ .97 = .0635 = 6.35%
dato che Pr(non piove) = 1 − Pr(piove) = .97. Applicando il teorema di Bayes si trova quindi
Pr(piove ⁄ FS) =  Pr(FS ⁄ piove)Pr(piove)Pr(FS) = .5 ⋅ .03.0635 = .236 = 23.6%
Si noti come la probabilità a priori che piova (3 %) venga rimpiazzata dal suo valore a posteriori (23,6 %) grazie alla nuova informazione di cui disponiamo (collegamento fuori servizio). Per una definizione più precisa delle probabilità a priori ed a posteriori si veda il § 17.1.
).

6.1.5 Indipendenza statistica

Si verifica quando
Pr(A ⁄ B) = Pr(A)
in quanto il verificarsi di B non influenza A. Come conseguenza, per due eventi statisticamente indipendenti avviene che
(10.113) Pr(A, B) = Pr(A)Pr(B)
Esempi
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