16.3 Modulazione QAM
Questo acronimo sta per
Quadrature Amplitude Modulation, ed individua la tecnica di modulazione che utilizza due portanti in quadratura come il
psk
xQAM(t) = xc(t) cosω0t − xs(t) sinω0t
ma a differenza del
psk, ora le componenti di banda base
xc ed
xs non dipendono da una stessa sequenza di fasi, ma sono originate da due flussi di dati distinti.
Con riferimento alla fig.
16.17, osserviamo che sebbene
xc(t) e
xs(t) si ottengano a partire da una medesima sequenza numerica
{ak}, i bit di quest’ultima sono distribuiti alternativamente sui due rami (sequenze
bc[n] e
bs[n] in figura) a velocità dimezzata, suddividendo un gruppo di
M bit in due simboli costituiti da
M’ = M⁄2 bit.
Dalle sequenze
bc e
bs ad
M’ bit/simbolo poi si ottengono (mediante codifica di Gray) i valori
cc e
cs con
L’ = 2M’ = 2M⁄2 = √2M = √L livelli, che attraversando in forma impulsiva il filtro
G(f), danno luogo ai segnali di banda base
xc ed
xs.
La sequenza di operazioni descritte determina una costellazione
quadrata, composta da
L = (L’)2 punti, che rappresentano le coordinate
(nel piano dell’inviluppo complesso) in cui
x è forzato a transitare in corrispondenza degli istanti di Nyquist multipli del periodo di simbolo
Ts, che risulta essere pari a
Esempio il 16-qam si ottiene con m = 4 bit/simbolo (L = 16 = 2M = 24) e sui due rami sono presenti L’ = √16 = 4 livelli, ottenendo il risultato di una costellazione quadrata di L = 4x4 = 16 punti.
Se
G(f) è a coseno rialzato con roll off
γ, allora la banda a frequenze positive di
xc ed
xs risulta pari a
fs2 (1 + γ) = fb2log2L (1 + γ), mentre quella di
xQAM è pari al doppio, a causa della modulazione
am-bld-ps operata sui due rami del modulatore, ovvero
BQAM = fblog2L (1 + γ) = fs (1 + γ)
e quindi uguale a quella di
ask e
psk con uguale numero di livelli (di cui condivide quindi anche l’efficienza spettrale).
Nella parte superiore della figura a lato
è mostrato l’andamento di
xc ed
xs per 5 simboli di un
16-qam realizzato a partire da un segnale dati con
γ = 0.5, e si può notare che in corrispondenza di ogni periodo di simbolo entrambe assumono uno tra i valori
− 1, − 0.33, 0.33, 1. Nella parte inferiore è riportato il corrispondente segnale modulato, che come si vede non è affatto ad ampiezza costante.
16.3.1 Prestazioni di QAM
Nella parte sinistra di fig.
16.20 è mostrata la costellazione per un
16-qam in presenza di rumore (
Eb⁄N0 = 10 dB). La
distanza tra due punti di costellazione è maggiore (a parità di
L) del caso
psk, e pertanto c’è da aspettarsi un miglioramento delle prestazioni (a parità di
Eb ⁄ N0), in quanto l’area che individua la probabilità di errore è ridotta.
Il segnale
qam viene demodulato secondo lo schema di fig.
16.21, che ci permette di constatare come su ciascuno dei due rami in fase e quadratura transita un segnale
ask multilivello con
L’ = √L,
e dunque possiamo adottare l’espressione
(21.39) (relativa ad un impulso
g(t) a banda minima) per definire la probabilità di errore su ciascuno dei due rami, pari a
Pα = Pce(simbolo) = Pse(simbolo) = ⎛⎝1 − 1L’⎞⎠ erfc⎧⎨⎩√3 EbN0 log2 L’(L’)2 − 1⎫⎬⎭
Ricordando ora che
L’ = √L = (L)1 ⁄ 2, e dunque
log2 L’ = 12 log2 L, si ottiene
La probabilità di errore (a simbolo) complessiva, cioè la probabilità che il segnale ricevuto
d = x + ν cada fuori della regione di decisione relativa all’
x trasmesso (vedi parte destra di fig.
16.20), risulta
Pe(simbolo) ≃ Pα + Pα = 2Pα, assumendo trascurabile la probabilità di sbagliare entrambe
xc ed
xs. Questa stessa ipotesi, assieme all’utilizzo di un codice di Gray per codificare i gruppi di bit associati ai livelli dei due rami, consente di esprimere la probabilità di errore per bit come
In figura
16.22 troviamo le curve dei valori di
Pe(bit), per diversi valori di
L, al variare di
EbN0 espresso in dB; il confronto con le curve relative al
psk permette di valutare l’entità del miglioramento di prestazioni. Come è evidente, la modulazione
qam offre prestazioni sensibilmente superiori rispetto alla
psk.
Esercizio Consideriamo un sistema di modulazione numerica psk con 16 fasi, per il quale si riceva una potenza di segnale Px = 10 − 3 (Volt)2, in presenza di una densità di potenza di rumore PN(f) = 2 ⋅ 10 − 11 (Volt)2/Hz. Si desideri ricevere un flusso numerico a velocità fb = 1 Mbit/sec e si considerino impulsi a coseno rialzato con γ = 0.
-
1) Quale è la Pe per bit al ricevitore? E la banda occupata?
2) Quale nuovo valore di Pe si ottiene usando invece una modulazione qam con lo stesso numero di punti di costellazione?
3) Nel caso 16-qam, qualora si desideri ancora la Pe ottenuta al punto 1), quanta potenza è sufficiente ricevere?
4) Nel caso qam con la Pe del punto 1), qualora si desideri dimezzare la banda occupata, che potenza è necessario ricevere?
5) Nel caso 16-qam con la Pe del punto 1) e Px = 10 − 3 (Volt)2, quale nuova fb è possibile raggiungere?
Soluzione
- Osserviamo che Eb = Px ⋅ Tb = Pxfb = 10 − 3106 = 10 − 9 (Volt)2/Hz, mentre N0 = 2 PN(f) = 4 ⋅ 10 − 11 (Volt)2/Hz, pertanto EbN0 = 25 e ⎛⎝EbN0⎞⎠dB = 10 log10 25 ≃ 14 dB.
- Dalle curve delle prestazioni per il PSK si trova che con Eb ⁄ N0 = 14 dB, si ottiene Pe = 10 − 3 qualora si utilizzino 16 livelli.
- La banda occupata risulta B = fblog2L = 1064 = 250 KHz.
- Le curve delle prestazioni per il qam mostrano che con Eb ⁄ N0 = 14 dB e 16 livelli, si ottiene Pe ≃ 3 ⋅ 10 − 6.
- le stesse curve mostrano che, con il 16-qam, la Pe = 10 − 3 si ottiene con Eb ⁄ N0 = 10.5 dB, ovvero 14-10.5=3.5 dB in meno, che corrispondono ad una potenza Px’ = Px100.35 = 10 − 32.24 = 4.47 ⋅ 10 − 5 (Volt)2.
- Dimezzare la banda equivale a utilizzare M = 8 bit/simbolo, ovvero raddoppiare log2L, e dunque un numero di livelli L = 2M = 256 = (L’)2. Le curve delle prestazioni per il 256-qam mostrano che per ottenere Pe = 10 − 3 occorre Eb ⁄ N0 ≃ 18.3 dB, pari ad un aumento di 18.3 - 14= 4.3 dB, che equivale ad una potenza Px’ = 100.43 Px ≃ 2.7 ⋅ 10 − 3 (Volt)2.
- Ci ritroviamo nelle stesse condizioni del punto 3), con un eccesso di 3.5 dB nel valore di Eb ⁄ N0, che può essere speso riducendo di egual misura Tb, e quindi aumentando fb. Risulta: Tb’ = Tb100.35 e quindi
fb’ = 1Tb’ = 100.35Tb = 100.35 ⋅ fb = 106.35 ≃ 2.24 Mb/sec.
E se γ ≠ 0 ? La trattazione del caso di banda base (pag. 1)
, mostra che l’argomento sotto radice della erfc{} subisce un peggioramento di (1 + γ)⎛⎝1 − γ4⎞⎠, che (per esempio) con γ = 0.5 fornisce 1.31, che deve essere compensato da una uguale diminuzione di Eb ⁄ N0. Nel caso 5), ad esempio, la fb risulterà quindi limitata a fb’’ = fb’ ⁄ 1.31 = 1.71 Mb/sec.