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3.7 Treno di impulsi

La ripetizione periodica di un impulso di Dirac δ(t) dà luogo ad un segnale del tutto particolare, il cui ruolo si rivelerà fondamentale in diversi aspetti trattati nel testo, come il campionamento (cap. 4) e la trasmissione numerica (cap. 15); nel seguito ne mostriamo una prima applicazione orientata ad ottenere la descrizione della trasformata per un segnale periodico, senza necessità di calcolare i relativi coefficienti di Fourier.
Definizione
figure f3.17a.png
Un treno di impulsi (o segnale a pettine) di periodo T viene rappresentato dal simbolo πT(t) ed è realizzato come una serie infinita di impulsi di Dirac
(10.59) πT(t) =m = −∞δ(t − mT)
Serie di Fourier
Il segnale πT(t) è periodico, e dunque può essere rappresentato mediante la relativa serie come πT(t) = n = −∞Πne j2πnFt con F = 1T ed i cui coefficienti Πn sono pari a
Πn  =  1T T2 − T2[m = −∞δ(t − mT)] e −j2πnFtdt =   =  1T T2 − T2δ(t) e −j2πnFtdt = 1T T2 − T21 ⋅ δ(t) dt = 1T
in quanto tra tutti gli impulsi della sommatoria ne resta solo uno, quello centrato in zero, dato che tutti gli altri cadono al di fuori dei limiti di integrazione, mentre la penultima eguaglianza tiene conto della (10.43). Tutti i coefficienti risultano pertanto avere lo stesso valore, pari ad 1T, ottenendo lo sviluppo
(10.60) πT(t) = 1T n = −∞e j2πnFt
Notiamo inoltre che, essendo πT(t) un segnale reale pari, l’eq. (10.60) può essere riscritta[131]  [131] Sembra strano che πT(t) si ottenga come somma di infiniti coseni a frequenza armonica e tutti della stessa ampiezza 2T ? Per verificare il risultato, visitare
https://dspillustrations.com/pages/posts/misc/the-dirac-comb-and-its-fourier-transform.html
come una serie di coseni (vedi il § 2.2.1.3) πT(t) = 1T + 2T n = 1cos2πnFt.
Trasformata del treno di impulsi
Si può ottenere applicando la (10.42) alla (10.60) , ovvero
(10.61)
F {πT(t)}  = F 1T n = −∞e j2πnFt = 1T n = −∞δf − nT = 1T Π1T(f)
figure f3.17.png
ottenendo così il risultato che la trasformata di un treno di impulsi è a sua volta un treno di impulsi, di ampiezza 1T, e con periodo (in frequenza) che è l’inverso di quello originario, cioè F {πT(t)} = 1T Π1T(f).
Trasformata di un segnale periodico
Utilizziamo ora il risultato (10.61) per ottenere una formula alternativa alla (10.42) per un generico segnale x(t) periodico con periodo T, che innanzitutto scriviamo come una serie infinita di ripetizioni di un suo periodo g(t)
(10.62) x(t) =m = −∞g(t − mT)
Sfruttando la proprietà (10.49) di convoluzione con l’impulso traslato, la (10.62) può essere scritta nei termini della (10.59) come
x(t) =m = −∞g(t) * δ(t − mT) = g(t) *m = −∞δ(t − mT) = g(t) * πT(t)
dove nel secondo passaggio si è sfruttata la linearità della convoluzione. Ricordando ora la proprietà della moltiplicazione in frequenza (10.52) otteniamo che lo spettro di x(t) si esprime come
(10.63) X(f) = G(f)F {πT(t)}
e quindi, sostituendo l’espressione di F {πT(t)} ottenuta con la (10.61) nella (10.63) otteniamo
(10.64)
X(f) = G(f)1T Π1T(f) = 1T n = −∞GnTδf − nT
ovvero la trasformata di un segnale periodico x(t) è pari al prodotto tra la trasformata G(f) = F {g(t)} di un suo periodo, ed un treno di impulsi in frequenza di periodo 1T ed ampiezza 1T.
Esempio Riprendendo in considerazione il caso dell’onda quadra affrontato al § 2.2.1.4, non è difficile riconoscere come, ponendo g(t) = A rectτ(t), a cui corrisponde G(f) = A τ sinc(fτ), il prodotto di G(f) per il treno di impulsi 1T n = −∞δ(f − nF) (con F = 1T) fornisce il risultato già incontrato:
X(f) = A τT n = −∞ sinc(nFτ)δ(f − nF)
Somma di Poisson
Il risultato ottenuto è un aspetto dell’uguaglianza nota come somma di Poisson[132]  [132] Per un approfondimento si veda ad es.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formula_di_sommazione_di_Poisson.
e che permette di esprimere un somma infinita basata su di una funzione nel tempo, nei termini di una somma infinita basata su di una funzione della frequenza, che è la trasformata di quella nel tempo. Nel caso in esame, antitrasformando entrambi i membri della (10.64) si ottiene
x(t) =m = −∞g(t − mT) =n = −∞1T GnTe j2πnTt
che riconosciamo corrispondere all’espansione in serie di Fourier del segnale periodico x(t), non appena constatato come i termini 1T G nT altro non sono che i suoi coefficienti Fourier, come d’altra parte risulta anche dalla (10.34).
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