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3.2 Energia mutua, Parseval e densità di energia

In analogia a quanto osservato per la potenza dei segnali periodici (§ 2.3), l’energia totale Ex di un segnale x(t) si distribuisce nel dominio della frequenza come descritto dalla relativa densità di energia Ex(f), che si ottiene a partire da X(f). Arriviamoci per gradi, illustrando prima due relazioni che sono diretta conseguenza delle considerazioni geometriche svolte al § 2.4.
Energia mutua[106]  [106] Nei testi anglofoni la (10.35) è indicata come cross-energy, a volte tradotta letteralmente come energia incrociata, ma qui invece più propriamente intesa come in comune, ovvero mutua.
Data una coppia di segnali di energia x(t) e y(t), è definita come il valore
(10.35) Exy = x, y =  −∞x(t)y*(t) dt
e corrisponde al prodotto scalare (eq. (10.27)) tra x(t) e y(t) nello spazio a dimensionalità infinita dei segnali di energia. L’energia mutua Exy rappresenta una misura di similarità tra i due segnali, e qualora sia nulla i segnali x(t) e y(t) sono detti ortogonali. Osserviamo che per la disuguaglianza di Schwartz risulta Exy ≤ ExEy, vedi pag. 1.
Teorema di Parseval[107]  [107] In realtà l’estensione del teorema di Parseval alla trasformata di Fourier è dovuta a Plancherel, vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Plancherel_theorem
Se entrambi x(t) e y(t) possiedono trasformata di Fourier la (10.35) può essere scritta come
Exy  =  [ X(f) e j2πftdf] y*(t) dt =  X(f) [ y*(t) e j2πftdt] df  =   −∞X(f) Y*(f) df
e l’equivalenza
(10.36)  −∞x(t)y*(t) dt =  −∞X(f)Y*(f) df
esprime il teorema di Parseval per segnali di energia, ed implica che le trasformate di segnali ortogonali, sono anch’esse ortogonali, e viceversa.
Densità di energia
Ponendo y(t) = x(t) nella (10.35) otteniamo l’energia totale Ex di x(t), ovvero la sua norma quadratica in termini vettoriali. Combinando (10.35) con (10.36) si ottiene
(10.37)
Ex = x, x = x2 =  −∞|x(t)|2dt =  −∞|X(f)|2df
che mette in luce come la trasformata di Fourier sia un operatore unitario, ossia che non altera la norma dei vettori trasformati. Osservando l’ultimo membro della (10.37) possiamo interpretare
Ex(f) = |X(f)|2
come lo spettro di densità di energia di x(t). Infatti, l’integrale f2f1 |X(f)|2df rappresenta il contributo all’energia totale Ex di x(t), limitatamente alla banda di frequenze comprese tra f1 ed f2.
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